Pubblicato il: 19 Ottobre, 2019.
Un formidabile viaggio in automobile: da Baracoa, attraverso la Sierra del Purial, fino alla Riserva Ecologica Maisí-Caleta e al profondo blu del canale Sopravento, e poi di nuovo verso Baracoa per la costa atlantica, scoprendo verdi vallate…
Vi presentiamo il nostro album di fotografie di viaggio e natura corredato dagli appunti raccolti durante questa giornata unica, rivolta a voi che amate le avventure e state per visitare Cuba. Potete noleggiare un’auto oppure ingaggiare un tassista per un giorno, ma non perdetevi questa meravigliosa esperienza!
Quest’escursione in auto è l’ideale per voi se:
- vi piacciono i viaggi on the road: vi aspettano incredibili paesaggi montani e costieri, pittoresche comunità rurali, spiagge selvagge…
- preferite gli itinerari più insoliti: la costa meridionale diMaisí è ancora sconosciuta alla maggior parte dei turisti che vengono a Cuba.
- siete amanti della natura: si aprirà di fronte a voi un caleidoscopio di ecosistemi con specie autoctone di flora e fauna, e avrete notevoli opportunità di birdwatching.
- siete appassionati di storia: potrete visitare Playitas de Cajobabo, dove José Martí sbarcò l’11 aprile 1895 per riprendere la guerra per l’indipendenza di Cuba.
Il primo tratto: attraverso la Sierra del Purial, da nord a sud
La Farola è una delle strade che offre i panorami più belli di Cuba ed è uno spettacolo a qualsiasi ora del giorno. Tuttavia, nel vostro sinuoso percorso tra le montagne della Sierra del Purial, vi consigliamo vivamente di non perdervi i suoi paesaggi al sorgere del sole…
Baracoa è la regione più verde e rigogliosa del Paese. I primi raggi del sole filtrano attraverso la foschia che sale da valli e colline, mentre procedete dall’Atlantico alla costa caraibica.
La vegetazione cambia progressivamente, presentandovi orchidee selvagge come la Tolumnia sylvestre e l’Encyclia moebusii, che fioriscono in boschi dai terreni di roccia serpentinitica al confine tra le municipalità di Baracoa e di Imías. In breve tempo arriverete al punto più alto di questa strada: Alto de Cotilla (550 metri sul livello del mare).
Circondato da pini cubani (Pinus cubensis), il belvedere a 360° di Alto de Cotilla si trova sulla cima di una torretta da cui potete vedere sia la costa atlantica che quella dei Caraibi, la strada che avete già percorso e quella che vi attende.
Avvicinandosi ad Alto de Cotilla si possono osservare anche le chiocciole arboricole autoctone, variopinte farfalle e uccelli caraibici unici. È stato incredibile trovare questa rara Polymita picta fuscolimbata, di un bel color crema.
E questa falena Melanchroia chephise, di un blu profondo e brillante, che svolazzava energicamente sopra una collina finché non si è posata brevemente su di un altro esemplare della flora endemica: la Guapira rufescens.
Siamo rimasti a bocca aperta quando ci siamo imbattuti in questo bellissimo querequeté o succiacapre delle Antille (Chordeiles gundlachii)! Normalmente quest’uccello si può avvistare al tramonto o all’alba: erano passate da poco le 7 di mattina quando abbiamo scattato questa foto.
Man mano che la strada inizia a scendere verso la costa meridionale, emergono altri tipi di vegetazione e altri punti panoramici spettacolari.
Le agavi cominciano ad apparire sulle falesie e il canto degli uccelli vi inviterà a fermarvi per scovare e fotografare qualche esemplare del posto, come questo cabrero (Spindalis zena pretrei), una sottospecie cubana del tangara testastriata.
Il tratto intermedio: una riserva ecologica lungo la costa meridionale di Guantanamo
Alla fine delle montagne, vi accorgerete di essere arrivati a Cajobabo quando ad entrambi i lati della strada vedrete enormi alberi di mango, carichi di frutti che maturano pazientemente. Per questi frutti, la stagione si estende da fine aprile a inizio settembre. I mango di Cajobabo sono leggendari, e non solo nella Cuba orientale: una gran varietà di tipologie e di sapori…
Ci siamo fermati a comperarne ed assaporarne alcuni e a bere dell’acqua di cocco: tutto molto fresco, appena raccolto da rami e tronchi!
Mentre vi concederete questo delizioso spuntino, queste palme “cana” (Sabal maritima) vi daranno un’idea del tipo di habitat ed ecosistema che state per esplorare.
Infatti, la costa meridionale della provincia di Guantanamo è alquanto brulla, ma non desertica: la sua vegetazione è unica e i suoi paesaggi spettacolari.
Tanto gli appassionati di storia quanto gli amanti dei panorami mozzafiato vorranno fare una sosta a Playitas de Cajobabo. È questo il luogo in cui il leader indipendentista cubano José Martí, sbarcò l’11 aprile 1895, all’inizio dell’ultima guerra per liberare Cuba dalla colonizzazione spagnola. Sull’argomento, è pure possibile visitare un piccolo museo situato vicino alla strada che porta alla spiaggia.
La falesia che sostiene il monumento commemorativo dell’arrivo di Martí è alta 70 metri e appare formata da una serie di sottili strati di sedimenti geologici molto antichi.
La flora locale continua ad intrattenerci con una gamma di piante grasse, palme ed altre specie. Ad esempio: questo guayacán in fiore (Guaiacum officinale), onnipresente in queste terrazze marine del sud.
Una delle nostre succulente preferite è questa Phyllantus, che si trova solo nella nostra regione, al pari del cactus a coste piatte Opuntia militaris, identificato per la prima volta nell’area della Baia di Guantanamo ed unico per il suo fusto che sembra il tronco di un albero.
Qui, le montagne che vi circondano non assomigliano a quelle che avrete visto lungo La Farola, ma la loro bellezza non è da meno.
Altre due specie della fauna endemica ci stavano aspettando in questa zona: una chiocciola arboricola Polymita picta versicolor, che trascorreva saggiamente la giornata tra le spine di un cactus per proteggersi dai predatori, e l’assolutamente fantastica iguana terrestre di Cuba (Cyclura nubila), che ci ha concesso di fotografarla prima di andare a rifugiarsi al riparo dalla nostra vista.
Il percorso vi conduce dalla municipalità di Imías a quella di Maisí. Vari punti panoramici permettono di osservare la costa, verso est e verso ovest: aride falesie da un lato, verdi terrazze geologiche dall’altro.
Degli altri molluschi terrestri endemici frequentano la flora di quest’area: abbiamo potuto vedere un esemplare di Coryda alauda weeksiana sul tronco di un albero ed un Macroceramus parallelus sul ramo di un arbusto.
La forma e l’altezza delle falesie via via cambiavano, invitandoci a sostare per un po’ di birdwatching e per godere della vegetazione locale. Stavamo entrando nella Riserva Ecologica Maisí-Punta de Caleta (nota anche come Maisí-Caleta), una meravigliosa area protetta sconosciuta alla maggior parte dei turisti.
Le terrazze quaternarie rialzate di Maisí sono state recentemente designate dall’Unione internazionale delle scienze geologiche come uno dei primi 100 Siti del Patrimonio Geologico al Mondo. Tali siti sono riconosciuti chiedono luoghi chiave con una rilevanza sostanziale per le scienze geologiche.
Avete mai sentito parlare di orchidee che fioriscono a temperature elevate e su terreni aridi? Vi invitiamo ad ammirare questa delicata Tolumnia guibertiana, tipica di Cuba, e questa bella Broughtonia lindenii, che si trova solo a Cuba e alle Bahamas!
Anche in questa zona, tra palme e arbusti, il canto degli uccelli vi avvolgerà. Lo splendido sinsontillo o zanzariere cubano (Polioptila lembeyei) esiste solo a Cuba, presso aree costiere specifiche.
Dal canto suo, l’elegante cernícalo (gheppio americano) vive in tutto il continente americano, inclusi i Caraibi, ma questa bella femmina appartiene alla variante bianca della sottospecie cubana (Falco sparverious sparverioides).
Lungo la strada abbiamo notato altre due specie della flora di Cuba: una strana ma graziosa Aristolochia peltata in fiore, e la palma Coccothrinax sp, che vi mostriamo qui sia da vicino che da lontano, alta, slanciata e protesa sulla sommità di una falesia.
Ora la strada comincia ad allontanarsi dalla costa e a salire verso le terrazze geologiche superiori. È giunto il momento di fare una sosta in un bel punto panoramico per ammirare il paesaggio e godere della luce e della brezza del mare.
Queste terrazze geologiche ospitano la specie endemica locale di chiocciole arboricole Polymita picta iolimbata. La superficie della loro conchiglia sembra essere stata dipinta con tintura di iodio (da cui il nome scientifico) ed infine verniciata.
Il tratto seguente in salita, prima di ridiscendere fino a Punta de Maisí, è abitato da piccole comunità rurali e presenta vaste tenute di caffè. Il caffè è la coltivazione per eccellenza di Maisí.
L’ultimo tratto: la costa atlantica e verdi vallate coltivate
Finalmente si giunge a Punta de Maisí, all’estremità orientale di Cuba. All’ombra del rustico bar Ranchón El Amanecer, vicino al Faro di Maisí, ci dà il benvenuto Róger Rodríguez, responsabile per la conservazione nelle aree protette circostanti. Róger ci invita gentilmente a ritornare per fare una passeggiata lungo qualche favoloso sentiero locale, come quello che conduce a Pozo Azul.
In questo piacevole locale affacciato sulle acque turchesi del canale Sopravento, lo stretto che collega l’oceano Atlantico e il mar dei Caraibi, potete gustare una bibita e qualche snack leggero. Solo una settantina di chilometri vi separano da Haiti, all’altra sponda del mare… Potete visitare il faro, salendo le scale che vi portano fino in cima.
È ora di lasciarsi alle spalle la costa meridionale caraibica e ridirigervi verso nord-est. Facendovi strada verso Boca de Yumurí, attraverserete terre agricole dal suolo rosso profondo dove la gente del posto semina tuberi, in particolare la deliziosa malanga o taro, il cui gusto è apprezzato anche da altre popolazioni dei Caraibi e dell’Africa.
Un altro simbolo della flora locale è la Roystonea violacea, simile all’albero nazionale di Cuba (la palma reale o Roystonea regia), ma con un tronco violaceo e un’infiorescenza dai toni rosati.
È già ora di un buon pranzo? Al ristorante El Pinito, il più amato dai residenti della zona, nel piccolo villaggio di Sabana, vi attende un piatto squisito. I clienti impazziscono per il delizioso ovejo (agnello), specialità del luogo, ma si possono assaporare anche un enchilado di granchio, dei gamberetti in salsa di pomodoro o una fricassea di maiale da leccarsi le dita.
Tra Sabana e Boca de Yumurí, i più avventurosi sceglieranno la vecchia strada chiamata La Boruga e scenderanno così verso la costa per un paio di chilometri molto ripidi e tortuosi. Una sosta è d’obbligo al meraviglioso belvedere sopra il Canyon de Yumurí.
Precisamente nello stesso punto ma al lato opposto della strada, dovete assolutamente fermarvi per una breve visita ad un enorme albero di mango sul quale una famiglia alleva abilmente centinaia di chiocciole arboricole Polymita picta delle varietà roseolimbata e nigrolimbata.
Una volta arrivati all’area di Boca de Yumurí, apprezzerete i panorami verso il canyon dal ponte sul fiume Yumurí, dove si possono scorgere vari tipi di aironi.
Gli ultimi istanti di questo giro in auto vi offriranno peculiari scorci rocciosi e la piacevole brezza marina della costa atlantica, tra Boca de Yumurí e la spiaggia Barigua.
A Barigua, un eccezionale (e professionale!) fisioterapista e massaggiatore può offrire un buon trattamento al vostro corpo provato dal viaggio, magari dopo esservi dissetati al ristorante rustico La Playita.
Prima di raggiungere di nuovo Baracoa, un ultimo sguardo al panorama: dall’altura della Niña Bonita verso la valle di El Jamal, con il sole che inizia la sua discesa tra le nuvole ed il monte El Yunque…
Dati utili per questo viaggio in auto
- Punto più alto sul belvedere Alto de Cotilla: 600 metri s.l.m.
- Distanza da Baracoa a Cajobabo: 51 km.
- Distanza da Cajobabo aPunta de Maisí: 61 km.
- Distanza da Punta de Maisí a Baracoa: 55 km.
- La Riserva Ecologica Maisí-Punta de Caleta occupa buona parte del tratto costiero tra Cajobabo e Punta de Maisí. Si tratta di un’area chiave per gli uccelli rapaci migratori, attualmente oggetto di studio da parte degli esperti del Corredor Biológico del Caribe, un’iniziativa di Cuba, Haiti e Repubblica Dominicana con l’appoggio dell’Unione Europea e del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente.
- La vegetazione caratteristica delle terrazze marine della costa meridionale comprende foreste sempreverdi secche, boscaglie costiere, cactacee… Troverete una gran quantità di specie xerofile spinose.
- Alcune delle orchidee presentate qui iniziano a fiorire al principio di aprile e continuano fino a metà giugno. Altre orchidee possono essere osservate in diversi momenti dell’anno.
- A seconda della stagione dell’anno, variano anche i tipi d’uccelli che potrete vedere. È possibile avvistare uccelli di passaggio in autunno quando volano verso sud e in primavera quando tornano nel Nordamerica. In inverno si possono osservare anche gli uccelli che vivono a Cuba durante tale stagione. Nel corso dell’anno potrete vedere le specie e sottospecie endemiche, oltre agli altri uccelli locali.
- Se desiderate avvistare una buona parte delle specie di flora e fauna che presentiamo in quest’articolo, è necessario avvalersi di una guida esperta.
Questo screenshot di Google Maps mostra l’itinerario percorso durante questa escursione giornaliera in auto.
Informazioni pratiche e dettagli per il vostro preventivo di spesa
- Il clima è veramente rovente in questa regione. Non dimenticate di portare con voi molta acqua.
- Un tassista chiede tra gli 80 e i 100 CUC per la giornata, a seconda del tipo di veicolo e del numero di passeggeri.
- Se sarete voi a guidare, vi sarà molto utile una cartina elettronica, da utilizzare offline. Noi ci troviamo bene con maps.me. Scaricate l’app e la mappa di Cuba sullo smartphone prima di lasciare il vostro Paese: vi saranno molto utili durante le vostre esplorazioni, tanto nelle città quanto per la strada.
- Una birra o un cocktail presso il Ranchón El Amanecer a Punta de Maisí costano tra 1,50 e 3 CUC. Gli snack, tra i 2 e i 5 CUC.
- Nel ristorante El Pinito, a Sabana: costo totale per 5 persone, con 2 bevande gassate e 3 birre = 22 CUC.
- Drink presso il ristorante La Playita, sulla spiaggia Barigua: tra 1,50 e 3 CUC.
- Massaggio a Barigua: tra 5 e 10 CUC, a seconda del tipo di massaggio e della sua durata. Il giovane massaggiatore è un fisioterapista e massaggiatore certificato.
- Mentre scriviamo quest’articolo, un nuovo ristorante sta per essere terminato nell’area di Punta de Caleta, sulla costa meridionale. Col suo tetto in stile “ranchón”, questo locale è molto fresco e ventilato, proprio di fronte al mare: davvero molto promettente!
Baracoa, Cose da fare, Turismo sostenibile
Tag: Birdwatching, Ecologia, Foreste, Fuori dal sentiero battuto, Spiagge, Turismo d’avventura, Turismo della natura
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