Villa Paradiso

Un bed and breakfast unico: una stupenda casa particular a Baracoa, Cuba

L’impronta del popolo taìno a Baracoa

Pubblicato il: 16 Gennaio, 2019.


Forse no lo sapete, ma vari vocaboli che utilizzate derivano dai Taìno, un popolo indigeno che ha contrassegnato la storia di Baracoa e dei Caraibi con la sua lotta, resistenza e perseveranza nelle condizioni più avverse. Effettivamente, al popolo taìno dobbiamo parole come canoa, amaca, tabacco, uragano

La storia di un errore

Vari gruppi di persone di origine aruaca abitavano le isole del Mar dei Caraibi all’arrivo degli europei nel 1492. Gli archeologi contemporanei ci dicono che erano originari dell’America del Sud, e che navigarono fino alle nostre isole provenendo delle odierne Venezuela e Colombia.

Quando parlarono per la prima volta faccia a faccia con gli spagnoli, alcuni gruppi Aruachi dei Caraibi utilizzarono la parola “taìno” per riferirsi a se stessi. Nella lingua aruaca la parola “taìno” significa “nobile”, “buono”: è un termine descrittivo, non il nome di un popolo. Tuttavia, gli invasori europei credettero che quello fosse il nome di tali popoli e da allora vengono chiamati così.

Il capo taìno Hatuey, primo ribelle d’America

Il capo taìno Hatuey capeggiò la resistenza contro i conquistatori, affrontandoli dapprima ad Haiti (nome aruaco dell’isola che gli invasori chiamarono Hispaniola) e più tardi a Baracoa. Hatuey rifiutò di convertirsi al cattolicesimo. Fu giustiziato dagli spagnoli, bruciato in un rogo.

Oggi a Baracoa un busto di Hatuey, creato da un’organizzazione operaia della Cuba orientale e situato di fronte alla cattedrale nel parco centrale della città, rende omaggio al “Primo ribelle d’America, immolato a Yara”.

Busto de Hatuey en Baracoa Cuba

Il battaglione Hatuey e l’indipendenza di Cuba

La conquista e la colonizzazione nei Caraibi causarono scompiglio tra i Taìno, al punto da farli quasi scomparire dalla mappa. Al giorno d’oggi c’è chi afferma che non rimase nulla dei Taìno a Cuba (o nei Caraibi).

Ciò nonostante, alla fine del XIX secolo, gli indigeni delle zone di Yateras, vicino a Baracoa, si unirono alla lotta per l’indipendenza cubana. Formarono il Battaglione Hatuey e combatterono a fianco del Titano di Bronzo, il generale Antonio Maceo, contro il giogo spagnolo.

Attualmente, dopo profondi processi di acculturazione e meticciato provocati dalla conquista e dalla colonizzazione, nella Cuba orientale vivono piccole comunità di discendenti dei Taìno che rivendicano la loro identità ed eredità.

Facce e tracce, case e sapori

Gli storici e gli archeologi di Baracoa concordano nel sottolineare la componente indigena nella fisionomia e l’eredità meticcia della gente della regione.

Ma l’impronta dei Taìno a Baracoa (e a Cuba!) è varia e profonda.

Per esempio, la Cuba rurale riprende tecniche di costruzione taìne nelle capanne, nelle case e nelle baracche con tetti di foglie di palma. A differenza delle costruzioni taìne precolombiane, che erano circolari, quelle odierne tendono ad essere rettangolari.

Casa rural en Majayara, Baracoa Cuba

La cultura culinaria di Baracoa, che ha reso famosa la nostra regione, deve molto ai Taìno. In nessun’altra parte di Cuba troverete una gastronomia così riccamente condita con salse a base di latte di cocco e spezie varie, e che utilizza foglie di platano in certi procedimenti di cottura.

Siti archeologici a Baracoa

Un soggiorno a Baracoa non può considerarsi completo senza una visita al Museo Archeologico Cuevas del Paraíso, situato a pochi passi da Villa Paradiso.

Questo piccolo museo presenta una significativa collezione di manufatti, resti funebri e ricostruzioni della vita quotidiana dei Taìno e dispone di guide esperte e appassionate che condividono le proprie conoscenze con i visitatori.

Nella parte bassa della città, vicino al Malecón, si trova la sede della Società Archeologica di Baracoa, anch’essa con una rilevante collezione di oggetti e gestita da un esperto autorevole.

Un’escursione guidata molto apprezzata alla vicina area naturale e archeologica protetta di Yara-Majayara vi permette di percorrere luoghi segnati dai Taìno.

Infine, la zona di Boca de Boma vanta un ulteriore importante sito archeologico: la Cueva de la Vigía o Cueva del Cacique. Potete raggiungere questo luogo in bicicletta ed abbinare alla visita archeologica un pomeriggio nella spiaggia incontaminata di Cajuajo.

Cueva del Cacique en Boca de Boma, Baracoa, Cuba

Sapevate che…?

Il comandante Fidel Castro, leader della Rivoluzione cubana, dichiarò in un’occasione che Cuba era, più che una nazione latinoamericana, una nazione latino-africana. Senza dubbio aveva ragione a sottolineare in questo modo la rilevanza del retaggio africano nel sangue e nella cultura cubana odierni.

Bene, vari decenni prima, il grande ricercatore e pensatore cubano Fernando Ortiz aveva coniato la metafora dell’ajiaco per riferirsi all’identità cubana. L’ajiaco è un piatto tipico di Cuba in cui si fondono ingredienti e procedimenti di cucina di origine africana, europea e indigena. Il risultato è un sapore e un aroma unici ed inconfondibili.

Attualmente presente in tutta Cuba, l’ajiaco si prepara diversamente a seconda della regione del Paese. L’ajiaco culturale e culinario di Baracoa è, in effetti, unico e dovete provarlo!

Informazioni pratiche e consigli per il vostro preventivo di spesa

  • Visita guidata al Museo Archeologico Cuevas del Paraíso: 3 CUC.
  • La visita alla Società di Archeologia di Baracoa avviene previa offerta volontaria.
  • Percorsi guidati nelle aree archeologiche di Yara-Majayara: 10 CUC.
  • L’entrata alla Cueva del Cacique a Boca de Boma avviene previa offerta volontaria.
  • La Cueva del Cacique si trova nella zona di Boca de Boma, a circa 17 km da Baracoa. Da lì a Playa Cajuajo sono altri 3 km. Tale escursione può essere fatta in taxi per 20 CUC. Se si divide il taxi con altri 3 viaggiatori, il prezzo per persona scende a 5 CUC. Un’altra possibilità prevede il trasporto collettivo, più economico, usato dai cubani fino a El Jamal, e da lì un taxi.
  • L’escursione alla Cueva del Cacique e a Playa Cajuajo si può fare anche in bicicletta. A Baracoa il noleggio giornaliero di una buona bicicletta costa tra i 5 e i 6 CUC. Vi invitiamo a leggere di più sulle diverse opzioni di cicloturismo a Baracoa.
  • Per questa escursione potete portarvi qualcosa da mangiare (frutta, panini, ecc.). Oppure, potete commissionare il pranzo alla gente di Playa Cajuajo, per un prezzo che oscilla tra i 6 e i 10 CUC, a seconda di ciò che ordinate.
  • Se vuoi assaporare la gastronomia dell’influenza di Taíno, consigliamo la festa contadina di Nengón e Kiribá, a El Güirito.

Baracoa, Cose da fare, Turismo sostenibile

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