Pubblicato il: 16 Marzo, 2019.
Se la natura è una delle meraviglie di Baracoa, anche le arti plastiche della regione affascinano i turisti che visitano questa recondita area di Cuba. Villa Paradiso ha il piacere di presentare tre dei principali pittori di Baracoa. Siamo orgogliosi di esporre i quadri di alcuni di loro alle pareti della nostra casa.
Visioni dell’arte neo-taìna: Mildo Matos Carcassés
Mildo Matos Carcassés ci propone di riunirci nella Casa de la Cultura di Baracoa. Ci sediamo nel patio centrale di questa antica casa coloniale situata in El Bulevar (il viale pedonale della città) e conversiamo un po’.
Artista, il cui lavoro è stato esposto in molteplici Paesi di vari continenti e membro dell’Unione di Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC), Mildo nacque a Baracoa nel 1962. La sua nonna indigena, alla quale era strettamente legato, esercita un’influenza importante sulla sua sensibilità e comprensione del mondo.
Mildo prende un diploma in Arti Plastiche presso l’Istituto Superiore Pedagogico di Guantanamo. La sua pittura si colloca nell’orizzonte dell’arte neo-taìna, i cui esponenti si trovano in vari luoghi dei Caraibi, come Porto Rico e Repubblica Dominicana.
I suoi quadri incarnano visioni della Pacha Mama (la madre terra), di divinità taìne come Atabey, Yayael, Toa e altre ancora. La creazione, l’erotismo e la fertilità impregnano le sue composizioni dove i frutti del cacao della regione sono seni di donna e le polimita (polymita picta, le colorate chiocciole arboricole endemiche di Baracoa) simboleggiano il cosmo.
Mildo illustra le influenze artistiche che attraversano il suo linguaggio pittorico: il barocco, il cubismo, l’espressionismo e il surrealismo. Chi conosce Wilfredo Lam riconoscerà nell’arte di Mildo anche questa influenza. La sua passione per la matematica e la geometria dà forma anche agli elementi, alla composizione e alle proporzioni nei suoi quadri.
Considerandosi un pittore postmoderno, Mildo precisa che la rappresentazione delle divinità taìne nella sua opera è fedele alle incisioni e pitture rupestri trovate nelle grotte della regione di Baracoa.
Come altri artisti plastici cubani, Mildo utilizza una varietà di materiali e supporti, dai più moderni come l’acrilico e la tela, fino a quelli recuperati dall’ambiente circostante: terra, fango, iuta, foglie di palma e altre cortecce vegetali.
Mildo espone il suo lavoro nella Caffetteria El Parque (nota anche col nome di Rumbos), nella Casa de la Cultura, nella Galleria Eliseo Osorio nonché nella sua casa e nel suo ristorante.
Lo studio Los Orishas e il pantheon yoruba: Luis Eliades Rodríguez
L’arte afrocubana a Baracoa ha in Luis Eliades Rodríguez il suo esponente di spicco. Conosciuto da tutti come Eliades, il pittore ci accoglie nella sua casa e studio Los Orishas dove conversiamo amabilmente.
Nato a Baracoa nel 1941, studia Arti Plastiche tra il 1965 e il 1969 a Santiago de Cuba, città in cui dipinge murales. Partecipa attivamente al movimento studentesco plastico di Santiago e nel 1966 fonda la Columna Juvenil de Escritores y Artistas de Oriente (Brigata giovanile di scrittori e artisti d’Oriente).
Ai suoi inizi, ci racconta Eliades, realizza ritratti e pratica un’arte che si colloca vicina al romanticismo e addirittura all’erotismo. In quei primi anni è influenzato da Dalì, ma anche dal poeta e pittore di Guantanamo Regino Eladio Boti. Studia allo stesso tempo la percussione afrocubana, prima di decidere di dedicarsi interamente alle arti visive.
Il suo lavoro successivo è stato influenzato dal surrealismo, dal cubismo e dal barocco. Gli orisha, santi o divinità della visione cosmica yoruba cubana, abitano le sue tele: Changó, Ochún, Yemayá, Elegguá… in opere caratterizzate da un approccio particolare al ritmo e alla luce.
Nel 2008, crea un quadro che denuncia la razzia della polymita picta. Affronta quindi il tema dell’ambiente e della violenza usata verso di esso.
Le tecniche principali utilizzate da Eliades sono l’olio e l’acrilico. Più recentemente, esplora la tecnica del pennino e dell’inchiostro, illustrando riviste ma creando anche opere a sé stanti. Ultimamente ha tenuto un’esposizione a Boston con lavori realizzati a pennino.
Le sue opere sono state esposte insieme o singolarmente in Australia, Giappone, in vari Paesi europei ed anche in Nord America, dove ha tenuto lezioni e conferenze e partecipato a seminari (Ohio, Colorado, Florida). Eliades è anche membro dell’UNEAC (Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba).
Storia e attualità di Baracoa nello sguardo critico di “Yoe” Rey Barroso
Rafael Joel Rey Barroso è conosciuto e firma i suoi quadri come “Yoe”. Ci riceve per una chiacchierata nella Galleria d’Arte Eliseo Osorio, di fronte al Parque Independencia, in pieno centro a Baracoa.
Nato nella vicina municipalità di Maisí nel 1964, trasloca a Baracoa nel 1977. Diplomato in Arti Plastiche, Yoe è professore e maestro d’arte, pittore e ricercatore. Membro anch’egli dell’UNEAC, dal 1992 lavora nella Galleria Eliseo Osorio, della quale è attualmente il direttore.
La sua opera presenta Baracoa facendo riferimento ad aspetti iconici della sua natura e della sua storia: i fiumi, da un lato, i torrioni del sistema difensivo costruito tra il 1739 e il 1742, dall’altro… In tale contesto, i contadini e i lavoratori della regione appaiono durante il loro lavoro quotidiano, le loro relazioni con l’ambiente e tra loro stessi.
Yoe è stato per anni professore di Arti Plastiche in diversi villaggi di Baracoa, lavorando con bambini, giovani e adulti, alcuni dei quali hanno intrapreso la strada dell’artigianato, della scultura e anche delle arti pittoriche.
La sua partecipazione come membro fondatore del gruppo “Tibaracón” lo portò a realizzare opere in numerose zone rurali della regione, donando i suoi lavori a contadini, ad ambulatori, ad edifici di istituzioni locali e municipali e all’Unione dei Giovani Comunisti.
Come Mildo ed Eliades, Yoe ama molto parlare del suo lavoro e dei suoi singoli quadri. Alcune delle sue creazioni sono chiaramente improntate alla critica sociale.
Utilizza vari tipi di materiali e supporti, tra i quali risalta la iuta, e anche i suoi quadri sono stati esposti singolarmente e non, in Paesi europei e latinoamericani.
Visitate a Baracoa le gallerie d’arte e gli studi dei suoi pittori
Un modo differente di praticare il turismo sostenibile è quello di patrocinare gli artisti dei luoghi che visitate. Villa Paradiso vi invita ad esplorare non solamente le aree naturali, ma anche le diverse gallerie e spazi d’esposizione di Baracoa.
Offriamo gratuitamente ai nostri ospiti una mappa della città, creata ad hoc, che indica i vari luoghi dov’è possibile fare esperienza dell’apporto estetico degli artisti locali.
Alcuni dei nostri ospiti se ne sono andati molto contenti di ciò che hanno potuto conoscere sull’arte della nostra regione e, in diversi casi, di aver acquistato alcuni pezzi dell’arte di Baracoa per portarli ai loro amici, alla loro famiglia o nella loro casa!
Baracoa, Cose da fare, Turismo sostenibile
Tag: Archeologia, Cultura, Storia
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